Impianti da fonti rinnovabili

DM Individuazione superfici ed aree idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili.

Il 2 luglio 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 21 giugno 2024 (numero 153 del 2 luglio 2024). Questo decreto stabilisce le regole per la scelta di terreni e aree adatte all'installazione di impianti a fonti rinnovabili.

Il Decreto Ministeriale in oggetto definisce la strategia per distribuire tra le regioni e le province autonome l'incremento di 80 GW di potenza da fonti rinnovabili entro il 2030, rispetto al 2020. Un obiettivo ambizioso, ma necessario per centrare gli impegni stabiliti dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) e affrontare le nuove sfide poste dal pacchetto "Fit for 55" e RepowerUE.

Alle Regioni, in collaborazione con gli enti locali, è affidato un ruolo centrale: dovranno infatti identificare il proprio territorio e suddividerlo in tre categorie:

Aree idonee: aree dove la realizzazione e la gestione di impianti a fonti rinnovabili e delle relative infrastrutture saranno soggette a procedure semplificate e agevolate. In queste zone, l'installazione di impianti rinnovabili sarà favorita e promossa.

Aree non idonee: zone dove l'installazione di determinati tipi di impianti non è compatibile con l'ambiente o il paesaggio. In queste aree, la tutela del territorio avrà la priorità.

Aree comuni: diverse dalle aree idonee e non idonee, dove si continueranno ad applicare le regole autorizzative già previste dal decreto legislativo n. 28 del 2011.

Le Regioni hanno 180 giorni di tempo dall'entrata in vigore del decreto per identificare le aree idonee, non idonee e comuni. Per raggiungere gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile, le Regioni potranno anche concordare tra loro il trasferimento di potenza. L'articolo 2 del decreto include una tabella dettagliata (Tabella A) che ripartisce per regione e provincia autonoma la quota di potenza da raggiungere entro il 2030.